Da Lo Schermo

LUCCA – “È inspiegabile ed incomprensibile ai più come possa accadere che una figura di riferimento del mondo imprenditoriale come Luigi Lazzareschi, sia potuta essere esclusa dal novero dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca”. Lo dice il candidato Sindaco Matteo Garzella che entra nel merito delle ultime vicende legate alla Fondazione CRL – in questo modo gli è stata preclusa la possibilità di portare una voce diretta ed autorevole che potesse indirizzare quei proventi del lavoro di generazioni di lucchesi in settori e strategie di intervento che potessero aumentare lo sviluppo del territorio. Non può questo essere relegato al solo disguido ed incomprensione nei votanti, è un chiaro errore di strategia dovuto probabilmente a tattiche di gestione delle posizioni delle parti che però, ad una visione esterna, denota una profonda miopia che non aiuta Lucca a crescere. Auspico già ora e mi adopererò nel mio mandato di Sindaco, affinché queste difficoltà ed incomprensioni vengano risolte, superando i contrasti e coinvolgendo la comunità lucchese in tutte le sue forme migliori. C’è bisogno di coinvolgere forze della capacità e della qualità come quelle di Lazzareschi per poter proporre un modello di sviluppo valido per il nostro territorio”.

Garzella coglie l’occasione per sottolineare anche la necessità di analizzare l’attività e le scelte della Fondazione: “C’è bisogno di momenti di riflessione sulla reale utilità di forti contribuzioni a modelli di formazione quali IMT e Celsius che devono essere valutate sul ritorno in termini occupazionali e di crescita che riversano sulla nostra area. C’è bisogno di uno slancio nuovo, gestito in totale autonomia dalla Fondazione ma che le venga dato dall’immissione al suo interno di tutte le figure migliori che Lucca possa regalarle. C’è bisogno di una Fondazione profondamente lucchese per poter pensare alla Città e al suo territorio nel futuro. Io da Sindaco perorerò incessantemente questi interessi che ritengo profondamente lucchesi, non per “mettere le mani” sul patrimonio della Fondazione e, soprattutto dei lucchesi, ma per costruire un domani migliore che faccia guardare con fiducia alla crescita della Lucca che sarà”.

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