“Stazione di Lucca 6 gennaio 1944. Guerra, bombe e ricostruzione in Lucchesia” (autore: Michele Citarella)

A_Stazione di LuccaIl volume descrive e riporta alla luce un episodio quasi dimenticato della seconda guerra mondiale. Il 6 gennaio 1944 gli aerei americani bombardarono la stazione di Lucca. Lepisodio segnò linizio di un periodo molto difficile per la popolazione che si trovò ad affrontare il dramma della guerra sul territorio lucchese. Il libro dà nuova luce a questi fatti, dopo anni quasi di dimenticanza da parte della città e della popolazione lucchese, riportando documenti originali dellesercito americano comprensivi anche di foto zenitali scattate dal bombardiere.

Prefazione

La memoria collettiva nel 70° anniversario della Liberazione di Lucca

Impegnarsi per la difesa della memoria non è un’operazione culturale fine a se stessa. La memoria collettiva – caratterizzata da eventi, personaggi, luoghi, monumenti e simboli da ricordare, celebrare e riscoprire – mira infatti, utilizzando le parole dello storico Jacques Le Goff, a salvare il passato soprattutto per servire al presente e al futuro. Proprio in quest’ottica l’amministrazione comunale, avvicinandosi il 2014, ovvero l’anno del 70° anniversario della Liberazione della città di Lucca, ha voluto costituire un apposito comitato incaricato di predisporre le celebrazioni di questa fondamentale ricorrenza. Le iniziative che verranno realizzate nel corso dell’anno saranno volte a valorizzare la memoria riguardante la Liberazione della città con l’obiettivo di commemorare e riscoprire gli avvenimenti che caratterizzarono il nostro passato, non solo per evitare che tali cadano nell’oblio, ma soprattutto per attualizzarne il significato a beneficio della collettività e soprattutto delle nuove generazioni.

Le celebrazioni del 70° della Liberazione si inseriscono anche in un percorso commemorativo di coloro che ebbero l’onore, prima di noi, di amministrare il comune di Lucca. E proprio perché la memoria collettiva si arricchisce anche dai segni lasciati a perpetua testimonianza degli avvenimenti storici che caratterizzarono una particolare epoca, come i monumenti, gli archivi e i musei, ci piace citare le parole scolpite su una lapide che le autorità cittadine di allora affissero a una delle pareti dell’atrio di palazzo Santini – dove ha sede il consiglio comunale – il 5 settembre del 1954, in occasione del decennale della Liberazione di Lucca:

Nel civico palazzo
Con le gloriose memorie della patria
Sia il pietoso ricordo
Di quanti durante una guerra invano deprecata
Caddero vittime di un infausto regime
E della associata violenza straniera
E il segno di memore riconoscenza
Per quei cittadini
Che nelle organizzazioni per la libertà
Mantennero pura la coscienza e salda la fede
A prezzo di ogni sacrificio
E della stessa vita

Oggi a distanza di 60 anni i concetti che stanno dietro queste parole continuano a trasmettere un messaggio fondamentale, che consente a tutti noi di comprendere il dolore provocato dalla guerra e il valore del gesto compiuto dagli uomini e dalle donne che si contrapposero al regime nazi-fascista. In particolare nella sottolineatura del sacrificio affrontato da coloro che si impegnarono nella Resistenza, in nome della libertà e degli ideali dell’antifascismo, fino a mettere a repentaglio la propria vita.

Con questa pubblicazione, che di fatto apre ufficialmente l’anno delle celebrazioni insieme all’affissione di una targa commemorativa sulla facciata della stazione ferroviaria, è nostro intento far rivivere il ricordo del bombardamento aereo che si abbatté sul quartiere di San Concordio, provocando numerose vittime e feriti tra la popolazione civile, distruggendo abitazioni e stabilimenti industriali e provocando danni ingenti alla stazione. Un evento reso ancor più doloroso essendosi compiuto il 6 gennaio, in un giorno di festa che vede tradizionalmente riunite le famiglie. Questi fatti rivivono nella ricostruzione storica effettuata analizzando i documenti dell’epoca e nelle parole dei sopravvissuti raccolte nell’ambito di interviste.

Il sindaco, Alessandro Tambellini

Il presidente del Consiglio comunale, Matteo Garzella

 

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