Buonasera a tutti,

sono veramente soddisfatto nel constatare la grande partecipazione a questa iniziativa, che ho voluto fortemente per varie ragioni.

Innanzitutto, come ho sottolineato nelle lettere inviate alle persone che si sono succedute in questi anni nel nostro Consiglio comunale, era mia intenzione omaggiare le donne che dal dopoguerra ad oggi hanno ricoperto la carica di consigliere comunale a Lucca. Come credo emergerà negli interventi, in particolare in quelli di Ilaria Piccinini e di Ornella Vitali, che sono state in Consiglio in due periodi storici molto diversi tra loro, la questione di genere legata all’attività istituzionale all’interno di un’assemblea elettiva è particolarmente stringente. Nella nostra società quando una donna si dedica alla gestione della cosa pubblica deve mettere nel conto che, nella maggior parte dei casi e in misura maggiore rispetto ad un uomo, tale attività si andrà a sommare a quella lavorativa e a quella della cura della famiglia. Per cui è doveroso ringraziare tutte coloro che negli anni hanno compiuto questa scelta nonostante le difficoltà cui andavano incontro.

L’analisi sulla rappresentanza femminile nel Consiglio comunale di Lucca verrà inquadrata all’interno di una cornice più generale, attraverso un’analisi storica dell’evoluzione del ruolo delle donne nelle istituzioni e una valutazione sugli ultimi 30 anni di vita politica e amministrativa nel nostro Paese dal punto di vista dell’applicazione dei principi della “Carta europea dell’uguaglianza di donne e uomini nella vita locale e regionale”.

Temi che fra l’altro sono di grande attualità in questi giorni. Al termine dei lavori del convegno penso che saremo tutti più consapevoli su cosa comporta per una donna far parte di un Consiglio comunale, quale è il valore aggiunto di cui un’istituzione può beneficiare dalla presenza di donne all’interno dei suoi organi di governo, quali sono le ragioni della scarsa rappresentanza femminile nelle assemblee elettive. Su quest’ultimo aspetto vi fornisco un dato che penso parli da solo: dal 1946 ad oggi complessivamente nel Consiglio comunale di Lucca si sono succeduti 410 consiglieri di cui solo 44 donne (appena l’11%).

Da quando sono stato eletto presidente del Consiglio ho cercato di qualificare la mia attività istituzionale avviando progetti incentrati sulla valorizzazione del ruolo del Consiglio comunale e su quello dei consiglieri.

L’iniziativa odierna, infatti, si inserisce all’interno di un più ampio progetto culturale che sto portando avanti dall’inizio di questo mandato amministrativo, relativo ad uno studio sulla storia del Consiglio comunale di Lucca dall’Unità d’Italia ad oggi, con il quale vorrei chiudere idealmente i festeggiamenti del 150° anniversario dell’unificazione nazionale. Un progetto molto impegnativo, che sfocerà nella pubblicazione di un libro alla fine di questo anno, che sarà incentrato su un tema forse un po’ trascurato, non solo a livello cittadino, quello cioè dell’operato di uno dei principali organi di governo del Comune: il Consiglio comunale, appunto. Quindi già da ora siete tutti invitati alla presentazione del nostro libro.

Ci tengo a sottolineare “nostro” perché quella del Consiglio comunale è la storia di tutti noi. In particolare delle persone che si sono succedute sui banchi dell’aula consiliare di Palazzo Santini a partire da quel 3 agosto 1865, giorno nel quale venne celebrata la prima seduta del Consiglio comunale, dando ciascuno un proprio contributo allo sviluppo della nostra città, attraverso le decisioni che di volta in volta l’assemblea è stata chiamata ad assumere. L’aggettivo possessivo “nostro”, riferito al libro al quale stiamo lavorando, si riferisce anche a qualcosa che riguarda inevitabilmente tutti i cittadini lucchesi i quali, titolari della sovranità popolare, scelgono attraverso le elezioni i propri rappresentanti in Consiglio ai quali delegare, per proprio conto, la gestione politica del Comune autorizzandoli a compiere le scelte pubbliche che si rendono necessarie su una vastità di questioni, e che si ripercuotono su tutta la comunità.

Insomma, un progetto ambizioso che mi auguro possa servire a tutta la città per avvicinare i cittadini all’attività del Consiglio comunale e per conoscere il ruolo che l’assemblea gioca nel promuovere lo sviluppo della città. Insieme ad altri progetti già realizzati dalla presidenza del Consiglio comunale o che verranno portati a compimento nei prossimi mesi.

Prima di iniziare i lavori di questo convegno, mi preme ricordare le consigliere che non ci sono più, ma che hanno lasciato un ricordo indelebile in tutti noi: Maria Eletta Martini e Lucia Sonnenfeld, che sono state le prime donne elette nel Consiglio comunale nelle elezioni del 1951, Silvana Sciortino e Nella Rugani.

Quando noi amministratori riusciamo a portare avanti iniziative e progetti di successo, dietro c’è sempre un gran lavoro gestito da altre persone alle quali è giusto rendere merito. Le voglio ringraziare personalmente, sono tutte donne, anche per rimanere sul tema del convegno: Bianca Imbasciati responsabile del Servizio di assistenza agli organi, Marcella Cerisoli, Patrizia Veloce e Cristina Simonetti della segreteria della Presidenza del Consiglio, Maria Chiarlo, Mariella Morotti e Cristina Marinai dell’archivio storico comunale, e Francesca Fazzi che coordina il comitato di redazione del libro sulla storia del Consiglio comunale.

Auguro a tutti voi un buon convegno.

Il presidente del Consiglio comunale

Matteo Garzella

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