53_Locandina-Canti-dal-fronteMartedì 30 giugno sarà l’ultimo giorno utile per visitare la mostra “Memoria 15/18”, ambientata nella cannoniera della Casa del Boia e realizzata su iniziativa del Presidente del Consiglio comunale di Lucca Matteo Garzella. Per l’occasione il 30 giugno alle ore 21, all’interno dell’area espositiva sede della mostra, si terrà il concerto “Canti dal fronte per ricordare la Grande Guerra” a cura della corale “G. Puccini di Camigliano” diretta dal maestro Luigi Della Maggiora.

«La mostra sulla Grande Guerra» – ha affermato il presidente Garzella – «ha riscosso un grande successo di pubblico. In quasi un mese di apertura sono state centinaia le persone che hanno ammirato le opere d’arte realizzate per l’occasione dagli artisti locali dell’associazione Arte in Lucca e visionato il materiale documentale e i cimeli esposti. Grandi apprezzamenti sono strati inoltre riservati al documentario realizzato da Antonio Nardone proiettato a ciclo continuo all’interno degli spazi espositivi. In particolare i turisti, italiani e stranieri, si sono complimentati per l’organizzazione della mostra. Per chiudere in bellezza abbiamo deciso di offrire alla cittadinanza un concerto che facesse rivivere, attraverso canti popolari magistralmente eseguiti da una delle più prestigiose corali del territorio, il clima che nel nostro Paese si viveva negli anni della guerra».

Il pubblico che assisterà al concerto avrà modo di ascoltare alcune tra le più famose canzoni italiane legate al primo conflitto mondiale, da La canzone del Piave a La Tradotta, da Monte Grappa a Sul ponte di Bassano, da La ballata del soldato a O surdato ‘nnammurato e altre ancora. Il tutto all’interno della suggestiva cornice della cannoniera della Casa del Boia.

«La mostra è nata per ricordare i soldati caduti nella Grande Guerra e per riflettere sulle dure condizioni di vita alle quali erano esposti» – ha concluso Garzella – «e proprio la vita dei soldati al fronte era accompagnata da queste canzoni, generalmente costitute da un testo semplice e facilmente memorizzabile, che parlano di amori lontani, di aspettative, di lontananza dalla casa natale, di gesta eroiche. In questo modo era possibile dimenticare, seppur per pochi istanti, la paura e la crudezza della guerra».

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