Da Lucca in Diretta:

“Un progetto politico futuribile, che vede in Matteo Garzella il punto di riferimento dei moderati, a prescindere da come andranno le elezioni”: è una sorta di “benedizione” quella che proviene da Guido Moutier (capolista di Liberamente Lucca) nei confronti del candidato sindaco di Lucca, avanti tutta, oggi (26 maggio) alla chiesetta dell’Alba. Se anche non dovesse arrivare al ballottaggio, dunque, Garzella resterà, suggerisce Moutier, il riferimento ideale – per competenza amministrativa ed età – intorno al quale imperniare il futuro (con un nuovo movimento politico, si ipotizza) per affrontare i successivi appuntamenti elettorali.

L’occasione è utile anche per fare chiarezza, almeno dal punto di vista di Moutier, sul rapporto tra il senatore Marcello Pera, la candidata Donatella Buonriposi e sulla diaspora tra gli ex componenti di Agenda per Lucca: “Lui – afferma parlando di Pera – pensava ad una candidata donna, è vero, ma non è mai stata la Buonriposi. Si trattava di una persona che lo aveva aiutato per l’ultimo referendum, ma che poi ha risposto di no”. Con Buonriposi, comunque, si è tentato di ricucire fino all’ultimo lo strappo, senza successo, per motivazioni non di poco conto: “Tentammo un approccio con Santini – prosegue – ma non andò a buon fine. Il senatore decise quindi di lasciarci liberi e fu a quel punto che Buonriposi incominciò il suo percorso personale, forse pensando di essere stata investita di un qualche ruolo di rappresentanza”. In un incontro al quale prese parte anche Garzella, viene raccontato, i fedelissimi di Pera provarono a far desistere il provveditore agli studi, senza successo: “Le chiedemmo di fare un passo indietro – continua Moutier – per correre tutti uniti e provare a vincere con Garzella candidato. Ci rispose che non era possibile, perché ormai aveva preso l’impegno di candidarsi. Perché non abbiamo puntato su di lei? Semplice: ci disse che in caso di ballottaggio si sarebbe apparentata con Tambellini, mentre il presidente del Consiglio comunale non è disposto ad accordi. Inoltre Garzella ha alle spalle 10 anni di esperienza in consiglio comunale ed è molto più giovane: la sua è una candidatura di prospettiva, che risponde ad un preciso progetto politico”.
Moutier attacca anche sulle ultime vicende che hanno coinvolto la Fondazione Crl: “E’ scandaloso che Lazzareschi, il maggior industriale lucchese, sia stato tenuto fuori. Serve maggiore trasparenza, dalle deleghe agli investimenti”, argomenta il capolista. E lo esplicita in maniera netta, toccando anche il nervo scoperto della vicenda Lucca Solare: “Alla luce di notizie allarmanti che parlando di perdita di patrimonio – dice – per tranquillizzare i cittadini lucchesi, sarebbe opportuno aprire un dibattito franco ed equilibrato, improntato alla massima trasparenza e al rispetto reciproco. Due giorni fa ho inviato un appello rivolto al nuovo Consiglio e al neopresidente, nel quale ponevo una serie di domande relative ad alcuni investimenti in obbligazioni di banche in grave difficoltà, investimenti indicati nel bilancio in modo per lo meno discutibile. Per ora mi ha risposto solo un silenzio assordante”. “Sia le nostre istituzioni, sia alcuni candidati a sindaco – prosegue Moutier – non sembrano particolarmente interessati all’argomento; anche il cosiddetto Solare-gate, un altro investimento sbagliato della nostra Fondazione, che è stata affrontato dalla stampa nazionale e denunciato pubblicamente nel 2015 dal dottor Alberto Varetti, nei salotti lucchesi è passato tra la massima indifferenza. Evidentemente gli amministratori della provincia di Lucca, appagati dal fatto di ricevere prebende e contributi dalla Fondazione, si sono scordati che il denaro presente nella sua cassaforte è frutto del sudore e dei sacrifici della nostra comunità e che sarebbe loro dovere di vigilare su come viene amministrato. Si sta configurando una possibile perdita nel patrimonio, che meriterebbe un’attenta analisi; gli amministratori pubblici dovrebbero chiederne conto pubblicamente ed il presidente della Fondazione dovrebbe rispondere francamente, con la massima trasparenza”. “Lancio pertanto una proposta – è la sfida – un dibattito pubblico, aperto alla cittadinanza, tra il consiglio della Fondazione, gli amministratori locali e i candidati a sindaco, per chiarire ai cittadini lucchesi i dubbi sorti negli ultimi tempi e fugare le nuvole che si stanno addensando sull’organo di amministrazione. Su questa mia proposta, mi auguro finalmente di avere una risposta, non è più tempo di atteggiamenti indifferenti; i lucchesi meritano maggiore chiarezza e trasparenza”.
Garzella, dal canto suo, tiene il punto su Imt, cogliendo l’occasione per l’ennesima spallata alla Buonriposi: “Spero che smentisca le dichiarazioni che ho letto – commenta – a proposito della nomina a professore ordinario del figlio di Arturo Lattanzi. Un provveditore agli studi che chiama in causa la maggior ‘fortuna’ di alcuni nella vita per giustificare il tutto fa qualcosa di molto grave. E’ un’offesa verso tutti quelli che non sono nati figli di papà”. Non può mancare, in tutto questo, l’affondo a Tambellini e Santini: “Loro due, insieme a Buonriposi – conferma il suo mantra – sono orchestrati dai poteri forti che governano da anni il territorio”. E sul bilancio consuntivo, non ancora approvato dall’amministrazione comunale malgrado la scadenza fosse fissata al 30 aprile: “E’ sintomo di cialtroneria nella gestione della finanza locale – tuona – ed ha ripercussioni perché rende difficile ipotizzare le cifre per il 2018″. Quanto ai contenuti, Liberamente Lucca (palese l’assonanza con “Libera Lucca”, ma per Moutier la base dell’ex movimento è con Garzella), si propone di rilanciare la città passando per la revisione del piano strutturale ed un intervento massiccio in termini di viabilità. “Possono fare tutte le rotatorie che vogliono – l’analisi acida – ma il problema del traffico si risolve soltanto con nuove infrastrutture. Serve intervenire perché il progetti dei raddoppi ferroviari e degli assi viari non restino sulla carta”.
L’obiettivo dichiarato è quello di andare al ballottaggio: “Tanti giovani oggi pensano di votare il M5S o Casapound – conclude Garzella – ma noi vorremmo convincerli che un’alternativa esiste. Siamo la risposta a chi non si riconosce nei movimenti politici tradizionali e rimaniamo liberi. Mazzeo? Assurdo che replichino addirittura dalla Regione ai miei interventi, ma testimonia che Lucca resta subordinata a Firenze, ad oggi. Resteremo coerenti: niente inciuci, non faremo apparentamenti con altre forze, in nessun caso”.

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