Da Lo Schermo:

LUCCA – Piero Angelini, per anni dominus lucchese della balena bianca e consigliere comunale di Governare Lucca, dopo 3 consigliature dice basta e cede, ipoteticamente, il testimone politico a Matteo Garzella, candidato a sindaco con Lucca Avanti Tutta!.
Un passaggio di consegne ufficiale, – alla presenza anche dell’ex assessore comunale Luigi Stefani -, avvenuto nella piccola chiesa dell’Alba, dietro porta San Gervasio, che ha trovato l’appoggio anche del senatore Marcello Pera, il quale più volte ha ribadito il suo endorsement al presidente del consiglio comunale uscente.

L’ex professore universitario sintetizza così i motivi del suo addio e dà anche un giudizio sulle altre candidature:
“Cercheremo di fare una politica che controlli quello che abbiamo seminato, e che sia produttiva per la città – dice Angelini -. La nostra posizione è di profonda contrarietà verso Tambellini, e ha grandi riserve su Santini: non siamo convinti che sappia contenere spinte della vecchia classe dirigente del centro destra, che ha aggregato Chiari, Casali, Azzarà e Ramacciotti. Perplessità poi sulla candidatura della Buonriposi, poichè assessore con Favilla con il quale ha condiviso intenti e scelte. Bindocci inoltre, nonostante convergenze coi 5 stelle sulla Clap e piazzale Verdi, gode di luce riflessa dei pentastellati a livello nazionale. Barsanti ha alcune idee interessanti, ma richiamano un tipo di società con cui non abbiamo niente a che spartire. Manfrotto e Bianchi, con le quali abbiamo lavorato bene, collocano però le scelte in un contesto troppo politicizzato”.
Nessuna parola su Ilaria Quilici della Lega Toscana, un’investitura invece per Garzella:
“Ha garantito all’opposizione di poter svolgere la sua funzione di critica, liberamente – precisa Angelini -. Matteo ha dimostrato poi una vicinanza alle nostre posizioni politiche, specie su sanità e urbanistica, sul piano strutturale, su Campo di Marte e la Manifattura Tabacchi. Si è speso poi per una gestione della cosa pubblica più aperta, più condivisa, e più trasparente di quella di Favilla ieri e di Tambellini oggi”.
L’ormai ex consigliere comunale si sofferma poi su alcune zone grigie dell’amministrazione uscente, dttagliando la critica per mezzo di interpellanze e diffide ad adempiere nei confronti nella giunta Pd:
“Con una delibera del 13 marzo 2008 si confermava l’inopportunità della localizzazione del nuovo complesso ospedaliero nell’area di San Filippo poiché non idonea – chiarisce -. Il 28 luglio dello stesso anno poi, l’architetto Tanti metteva al corrente il sindaco Favilla che il Piuss, in alcune zone Utoe sono state raggiunte le quantità ammesse singolarmente, e spingeva per un diniego delle domande presentate in aree residenziali che comportano nuovo consumo suolo pubblico. Il 13 maggio 2014 poi, il sottoscritto ha diffidato il Comune ad adempiere per quanto riguarda la costruzione del nuovo ospedale San Luca a causa del mancato rilascio a costruire da parte dell’Usl 2 di Lucca”.
Le falle amministrative di questa amministrazione, secondo Angelini, non si fermano qui:
“Vogliamo parlare del Piano strutturale e dell’operazione dell’assessore Serena Mammini? Suo padre aveva una struttura di lamiera nel parco dell’acquedotto del Nottolini, sanata nel 2007. Dal punto di vista giuridico niente da obiettare. Politicamente invece sì, visto che il parco è tutelato dal 1985. Poi, da queste 4 lamiere sono nate due villette. La casetta del padre della Mammini era agricola, ora è dentro perimetro di territorio urbanizzato. Il Piano strutturale ha permesso di utilizzare un bonus di 180 mq per strutture edilizie che ne favoriscono l’espansione”.

 

Matteo Garzella ha voluto invece ringraziare personalmente l’ex professore universitario per il sotegno politico:
“Sono onorato che il professore veda in me un’alterntiva per il cambiamento della città – dice il candidato di Lucca avanti Tutta! -. In questi anni da presidente del consiglio ho cercato di rifocalizzare l’identità della città, recuperandone la sua memoria storica. Serve una comprensione del passato per prospettare un futuro in linea con aspettative”.

 

Non manca poi di riservare qualche frecciata al sindaco uscente:

 

“Un’amministrazione che non ha mai accettato le critiche. Non rispondere alle interpellanze, avere atteggiamento ostile verso chi la pensa diversamente: è indice di chiusura, contrario alla nostra tradizione. Far decidere poi le politiche da Firenze, dalla Regione Toscana, così come farsi imporre i nomi delle liste e l’aver piegato la testa a nuovi centri di poteri penalizzando Lucca è stato un grave errore”.

Garzella si smarca poi da eventuali incuici in vista dell’11 giugno:

 

“Non guardiamo ad accordi con gli altri. Non tutti hanno avuto il coraggio che ho avuto io. Sono l’unico assieme a Tambellini che conosce la macchina burocratica. Uno sappiamo come l’ha ridotta. Io ho una nuova visione. Non va affidata la guida della città a chi di gestione amministrativa è a digiuno. Lucca non può perdere altro tempo”.

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