Cerimonia del Giorno del Ricordo e presentazione del documentario realizzato dal presidente Garzella

76_Locandina Giorno del ricordo 2016Martedì 10 febbraio alle ore 16,30 presso l’ex Real Collegio, è stato celebrato il Giorno del Ricordo nel quale, come ogni anno, viene rinnovata la memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

«Quella dell’esodo istriano, fiumano e dalmata» – ha affermato il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella – «è una storia di paura e di dolore, ma anche di amore e di speranza. Gli esuli partirono per la paura che le persecuzioni alle comunità italiane del confine orientale potessero continuare una volta terminata la guerra e la sciarono con dolore la terra nella quale vissero i propri avi e che fu il teatro della propria esistenza fino a quel momento. Al tempo stesso scelsero di vivere in Italia per amore nei confronti della loro patria e nella speranza di offrire un futuro migliore per i propri figli»

Le autorità cittadine hanno collocato una corona celebrativa alla targa posta sulla facciata dell’ex Real Collegio, già sede del campo di raccolta profughi nel quale visse una parte dei 1.239 esuli giunti a Lucca a partire dal 1947, e a seguire hanno preso parte alla cerimonia insieme ai componenti la comunità degli esuli e alla cittadinanza. Nel corso dell’iniziativa, organizzata e coordinata dal presidente del Consiglio comunale di Lucca Matteo Garzella, dopo un intervento musicale del pianista Simone Soldati, hanno preso la parola Armando Spinelli, esule di Zara, e Mario Andretti, esule istriano già campione del mondo di Formula Uno, tornato a Lucca, città nella quale è stato accolto come profugo tra il 1948 e il 1955, proprio per presenziare alla celebrazione del Giorno del Ricordo.

Prima dell’intervento di Andretti, è stato proiettato in anteprima il documentario “Mario Andretti. L’esule che divenne campione” ideato e realizzato dal presidente Matteo Garzella. «Con le parole non è semplice raccontare la straordinaria vicenda umana di Mario Andretti» – ha commentato Garzella – «ho voluto con questo documentario spiegare attraverso le immagini il significato della presenza di Andretti a Lucca in occasione del Giorno del Ricordo. La sua storia ci dice che partendo da una situazione difficile, come quella di un profugo, ci si può rialzare e riuscire a coronare i propri sogni. Questo è riuscito a fare Mario partendo come esule da Montona, arrivando a Lucca nel campo profughi e, nonostante tutto, affermandosi nella vita. Come lui tantissimi altri esuli istriani, fiumani e dalmati seppero con determinazione rifarsi una vita. Voglio quindi dedicare questo documentario tanto a Mario Andretti quanto agli altri esuli giunti a Lucca a partire dal febbraio 1947».

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Mario Andretti diventa cittadino onorario di Lucca

148_Andretti 107_Cittadinanza AndrettiMartedì 9 febbraio alle ore 18,30 nella sala consiliare di Palazzo Santini Mario Andretti, pluridecorato pilota automobilistico ed esule istriano che visse a Lucca dal 1948 al 1955, ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Circa duecento persone hanno partecipato alla cerimonia, dimostrando tutto l’affetto della città nei confronti del campione del motorsport.

«è stata una cerimonia particolarmente emozionante e significativa per due ragioni» – ha affermato il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, promotore dell’iniziativa – «La città ha avuto il piacere di riabbracciare il pilota che ha scritto pagine entusiasmanti della storia del motorsport, vincendo nelle principali categorie automobilistiche, leggendarie gare come Indianapolis, Daytona, Sebring e ben quattro volte il campionato di Formula Indy, oltre ai successi in Formula Uno dove ha vinto 12 gran premi e il titolo piloti nel 1978. Ma soprattutto con la massima onorificenza cittadina si rende omaggio a un uomo che ha vissuto sulla sua pelle, quando ancora era un bambino, la drammatica esperienza dell’esodo istriano, fiumano e dalmata».

La decisione di conferirgli la cittadinanza onoraria è stata assunta dall’intero Consiglio comunale nell’ultima seduta del 2 febbraio, con le seguenti motivazioni: «con i suoi successi in campo sportivo, è divenuto il simbolo del riscatto della comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati accolti a Lucca a partire dal 1947, i cui appartenenti, affrontando innumerevoli difficoltà, seppero costruirsi una nuova vita inserendosi perfettamente nel tessuto cittadino».

«La cittadinanza onoraria ad Andretti» – ha aggiunto il presidente Garzella – «deve essere interpretata simbolicamente come un riconoscimento a tutti i 1.239 esuli che superando sofferenze e privazioni, riuscirono con determinazione a rifarsi una nuova vita nella nostra città. è stato veramente commovente vedere uno dei profughi che vennero accolti a Lucca in quegli anni essere salutato con tutti gli onori dai componenti la massima assemblea cittadina nella sala consiliare di Palazzo Santini». «Sono molto soddisfatto» – ha aggiunto Garzella – «che tanti cittadini hanno voluto partecipare a questa importante seduta consiliare per festeggiare il nostro nuovo concittadino onorario, e che le associazioni Lucchesi nel Mondo, il Panthlon e quella degli ex studenti dell’istituto, confermando la loro partecipazione, al termine della cerimonia hanno consegnato ad Andretti propri riconoscimenti».

“Memoria di un esodo” nella sala consiliare

E_Memoria di un esodoUn gemellaggio tra Lucca e Pola. È quanto proposto da Matteo Garzella, presidente del Consiglio comunale, durante l’incontro, svolto a Palazzo Santini lo scorso 12 febbraio, con la comunità di Istriani a Lucca per la celebrazione della giornata in ricordo dell’eccidio delle Foibe e per la presentazione del libro Memoria di un Esodo. Istriani, Fiumani e Dalmati a Lucca, di Guglielmo Franchi, edito da Maria Pacini Fazzi. Molto sentita, la riunione che ha visto la partecipazione di consiglieri comunali e di una trentina di Istriani Lucchesi, è stata occasione per ricordare moltissimi dettagli e vicende umane di quell’esodo che condusse decine di famiglie dall’Istria e dalla Dalmazia a Lucca, cacciate dalla propria abitazione dai militari di Tito nel cuore della notte con solo gli abiti indosso.

Memoria di un Esodo è un libro scritto da un lucchese per cercare di capire, attraverso una conoscenza diretta fatta di documenti ma anche delle testimonianze di vita vissuta, il dramma degli esuli istriani fiumani e dalmati che dal 1947 giunsero anche nella nostra città. Un libro capace di scavare nei ricordi, nei canti, nei racconti e delineare un pezzo di storia così significativo, anche se per molti anni trascurato, per l’Italia e per la nostra città. Come sottolinea Matteo Garzella nella premessa al volume: «I ricordi di coloro che vissero l’esodo e la ricostruzione di quegli avvenimenti fatta da Guglielmo Franchi aiutano tutti noi a comprendere o meglio a cercare di comprendere una pagina di storia nazionale e cittadina per troppi anni caduta nell’oblio».

Per la vivacità con cui ancora oggi quelle persone animano la propria comunità, che ormai è completamente fusa con quella lucchese, e per dare ulteriore valore al ricordo dell’esodo, il presidente del Consiglio Comunale Garzella ha annunciato di voler avviare, qualora la proposta raccogliesse il necessario consenso di tutta l’amministrazione comunale, le pratiche per istituire un gemellaggio tra Lucca e Pola, la città da cui provenne il primo nucleo di profughi.

Giorno del Ricordo: un libro sugli esuli istriani, fiumani e dalmati

Dopo la deposizione della corona di alloro alla targa commemorativa posta sulla facciata del Real Collegio, nei cui locali fu allestito il Centro di raccolta profughi dove furono ospitati buona parte degli oltre 1.200 esuli giunti a Lucca, la cerimonia si è spostata nell’interno della struttura. Sotto il coordinamento del presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, hanno preso la parola le autorità cittadine, l’esule Sergio Maraschin e il direttore dell’Istituto storico della Resistenza Gianluca Fulvetti. Al centro delle celebrazioni la presentazione del libro di Armando Sestani pubblicato per volere del presidente Matteo Garzella.

Un documentario per il Giorno del Ricordo

Si sono svolte al Real Collegio le celebrazioni del 10° anniversario del Giorno del Ricordo. Alla presenza di centocinquanta persone, tra cui molti di coloro che vennero a Lucca come profughi, è stato presentato il video “Gli esuli istriani, fiumani e dalmati a Lucca” realizzato su iniziativa di Matteo Garzella, presidente del Consiglio comunale, e di Andrea Palestini, presidente del Consiglio provinciale.