“23 giugno 1944: visita a Terezin”:

122_Visita a TerezinIl 29 gennaio presso l’Auditorium dell’Istituto musicale “Boccherini” è andato in scena lo spettacolo teatrale realizzato dalla “Cattiva Compagnia”, «23 giugno 1944: visita a Terezin». Lo spettacolo era aperto alla partecipazione degli studenti delle scuole lucchesi.

«La rappresentazione teatrale» – ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, tra i promotori dell’iniziativa – «vuole far riflettere sul tema della Shoa attraverso la rivisitazione di un fatto realmente accaduto nel campo di concentramento di Terezin, a circa 60 chilometri da Praga. Era il 23 giugno 1944 quando alcuni ispettori della Croce Rossa Internazionale riuscirono a ottenere il permesso di visitare il campo al fine di verificare le condizioni degli internati. Quello che i nazisti attuarono e che i delegati, di conseguenza, videro, fu una vera e propria “farsa” a uso e consumo della propaganda, finalizzata, per ordine di Himmler, a nascondere all’opinione pubblica internazionale quello che stava realmente accadendo ai danni della popolazione ebraica nei territori occupati dalla Germania nazista».

Si inaugura la mostra “Disegna ciò che vedi”

121_Disegna ciò che vediIl 16 gennaio 2016 è stata inaugurata a Palazzo Ducale la mostra “Disegna ciò che vedi. Helga Weissova, da Terezin i disegni di una bambina”. Il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, fra i promotori della mostra, ha coordinato i lavori del convegno nel quale sono state illustrate le finalità dell’iniziativa che si inserisce nel programma degli eventi della Giornata della Memoria.

«Le iniziative in programma per la Giornata della Memoria 2016» – ha spiegato il presidente Matteo Garzella – «hanno come filo conduttore lo sguardo di bambini che subirono il dramma della Shoa. I disegni di Helga Weissová ci aiutano a comprendere quelle che erano le condizioni di vita nei campi di concentramento. Almeno in parte, perché l’orrore della persecuzione nazista del popolo ebraico non può essere del tutto compresa da parte di chi, come noi, la studiamo senza averla vissuta».

«Disegna ciò che vedi, furono le parole di mio padre dopo che gli avevo portato di nascosto, all’interno del campo maschile, il disegno di un pupazzo di neve. Era il dicembre 1941, poco dopo il nostro arrivo a Terezin. Il pupazzo di neve sarebbe rimasto il mio ultimo disegno veramente infantile. Spinta dalle parole di mio padre mi sentii chiamata, da quel momento in poi, a rappresentare nei miei disegni la vita quotidiana del ghetto». Queste sono le parole di Helga Weissová, affermata pittrice che vive attualmente a Praga ma che prima ha dovuto affrontare la prigionia, la deportazione, viste con gli occhi di una bimba e che è riuscita a disegnare con gli occhi dell’artista. I suoi disegni infatti oltre ad essere più eloquenti di mille parole sono fatti con grande maestria e mostrano il suo talento grafico e possono essere considerate vere opere d’arte.

Giorno della Memoria in ricordo di Ernò Egri Erbstein

Locandina evento

La Giornata della Memoria 2015 è stata celebrata, su iniziativa del presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, il 27 gennaio (evento aperto alla cittadinanza) e il 28 gennaio (iniziativa per le scuole superiori) alla casa museo di Lucca United presso lo stadio Porta Elisa.

Erno Egri Erbstein, mitico allenatore di calcio, della Lucchese degli anni ‘30 e del grande Torino, morto a Superga nella strage aerea del 1949, era ebreo e pertanto, a seguito della promulgazione delle leggi razziali nel 1938 dovette abbandonare l’attività sportiva. A parlarne, fra ricordi pubblici e personali, la figlia Susanna Erbstein.

Giorno della Memoria: lo sterminio dei disabili

Consiglio congiunto a Maggiano

Nei locali dell’ex istituto psichiatrico di Maggiano si è svolta una seduta congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Lucca in ricordo dello sterminio dei disabili e della figura di Guglielmo Lippi Francesconi

«Stamani la nostra attenzione sarà focalizzata su una triste pagina della storia europea, vale a dire il programma di stermino di persone disabili ad opera delle autorità della Germania nazista» – ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Garzella – «Il cosiddetto Aktion T4, il programma di eutanasia di stato attraverso il quale vennero uccise migliaia di innocenti in quanto considerati dal regime “vite indegne di essere vissute”. L’argomento è strettamente connesso alla Shoah in quanto ne fu il preludio. Fu ordito sulla base dell’eugenetica secondo le cui teorie si doveva perseguire un miglioramento della “razza” germanica coltivando e favorendo i caratteri ereditari favorevoli (“eugenici”) e impedendo lo sviluppo dei caratteri ereditari sfavorevoli (“disgenici”). All’interno di questo progetto di eugenetica i primi soggetti ad essere colpiti furono i malati incurabili e i disabili fisici e psichici».