Presentazione della collana “I quaderni del Consiglio comunale” con il libro “Lucca 1946”

171_invito Lucca 1946 E’ stato un grande successo il convegno di presentazione della collana “I quaderni del Consiglio comunale” diretta dal presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, dedicata a studi sulla storia amministrativa di Lucca e sulle vicende politico-amministrative che hanno caratterizzato la storia dell’assemblea cittadina. L’iniziativa si è svolta a Villa Bottini lo scorso 1 giugno ed è stata focalizzata sulla ricerca storica pubblicata nel primo libro della collana, “Lucca 1946. Ricostruzione e formazione di un’identità politica”.

«Ringrazio tutti gli intervenuti – ha affermato il presidente Garzella –era mia intenzione commemorare il 70° anniversario della repubblica con un’iniziativa che coinvolgesse i cittadini in una riflessione su quanto accaduto a Lucca nel 1946, un anno fondamentale della nostra storia nazionale che segnò il ritorno alla vita democratica del Paese. Il libro, realizzato con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, analizza il nostro contesto cittadino attraverso saggi incentrati su specifici temi quali ricostruzione, elezioni, rappresentanza, referendum, epurazione e conflittualità sociale».172_Pres ne Libro Lucca 1946 Villa Bottini (18)

“Presentazione del libro “Fame di guerra”

Il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella ha organizzato per martedì 24 maggio alle ore 17,30 presso la sala consiliare di Palazzo Santini la presentazione del libro “Fame di guerra. La cucina del poco e del senza” di Simonetta Simonetti (Tra le righe editore).

Il libro indaga il rapporto che gli italiani hanno avuto con il cibo nel corso del Novecento, un secolo nel quale sono stati coniati termini quali il razionamento, l’annona, i surrogati, l’autarchia, la fame da trincea, la gavetta e la marmitta. Tutte parole che mascheravano la fame di guerra e la restrizione seguita alle sanzioni imposte all’Italia dalla Società delle Nazioni nel 1935. Fin dal 1914 le massaie furono chiamate in prima fila a evitare sprechi e inventare la cucina del riuso e del riciclo, e una buona parte di ricette dell’epoca sono state recuperate e pubblicate nel libro.

Al termine dell’evento, coordinato dal presidente Garzella e al quale prenderanno parte il sindaco Alessandro Tambellini e l’editore Andrea Giannasi, verrà offerto ai partecipanti una degustazione di pietanze tratte dalle ricette pubblicate nel libro e preparate dall’Antica trattoria Stefani e dalla pasticceria Pinelli.

«Quest’anno ho voluto ricordare l’anniversario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra» – ha affermato il presidente Garzella – «offrendo alla cittadinanza una riflessione su uno degli aspetti centrali cui i soldati dovevano quotidianamente fare i conti nelle trincee: la fame. Viste le caratteristiche del libro, desideravo che fosse una presentazione un po’ diversa dal solito, nella quale oltre all’illustrazione della ricerca storica si potesse anche assaggiare qualche piatto caratteristico dell’epoca. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione offerta da Benedetto Stefani e Ademaro Cordoni che ringrazio per la sensibilità dimostrata anche in questa occasione».

“Sandro Pertini, l’uomo dello sdegno e della speranza”

157_Locandina-pertiniSandro Pertini a 25 anni dalla scomparsa

Il presidente del consiglio Matteo Garzella, nella sala consiliare di Palazzo Santini, ha coordinato i lavori della tavola rotonda incentrata sulla figura di Sandro Pertini di cui ricorrono i 25 anni dalla scomparsa. Tra gli intervenuti, l’onorevole Valdo Spini presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.

Nell’intervento introduttivo Garzella ha ricordato le principali tappe della vita politica di Pertini, dall’opposizione al regime nel Ventennio che gli costa 7 anni di carcere e il confino a Ponza, Ventotene e Pianosa, al rifiuto della grazia chiesta dalla madre in quanto intendeva mantenere sempre la propria dignità anche di fronte alle varie avversità, alla Resistenza quando, per la sua attività viene incarcerato a Regina Coeli insieme a Saragat, agli anni da presidente della Camera e da presidente della Repubblica. «Sandro Pertini, in anni molto difficili per la tenuta democratica del paese, ha saputo ridare fiducia alle istituzioni» – ha affermato il presidente Garzella – «Nella mia attività da presidente del Consiglio comunale mi sono ispirato al suo modo di agire. L’imparzialità del ruolo che ricopro è la stessa che deve contraddistinguere la figura del capo dello stato. Sandro Pertini, uomo che ha sempre difeso con determinazione i principi politici nei quali credeva, è stato il presidente di tutti. Una volta divenuto capo dello stato nel 1978, nel suo intervento di insediamento a Camere riunite disse: “Da oggi cesso di essere un uomo di parte”. Questa frase mi ha sempre colpito, e ha sempre spirato il mio operato».

La Torre Guinigi si veste di tricolore

138_Torre tricolore 104_Bandiera-GuinigiSu iniziativa del presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, la grande bandiera tricolore (400 metri quadrati) posta sulla facciata di Palazzo Santini per commemorare i caduti della Grande Guerra è adesso esposta sulla Torre Guinigi.

«Il 2 giugno non è una festività come tante – ha affermato il presidente Garzella – In quella data del 1946, una volta liberato il territorio nazionale dall’occupazione nazifascista, gli italiani furono chiamati a scegliere attraverso un referendum la forma istituzionale dello stato italiano. Prevalse la repubblica e l’Assemblea Costituente. eletta nella stessa tornata elettorale, iniziò i lavori per definire la nuova Costituzione, che sarebbe entrata in vigore il 1° gennaio 1948».

Per celebrare al meglio tale ricorrenza la Torre Guinigi, uno dei simboli della nostra città, è stata ricoperta dai colori della bandiera italiana, il simbolo dell’unità nazionale e della repubblica, un’iniziativa della presidenza del Consiglio Comunale per coinvolgere la città in una riflessione sull’importanza dei valori della democrazia e dei principi cardine della nostra Carta costituzionale, che è stata resa possibile grazie alla straordinaria riposta dei vigili del fuoco guidati dal comandante Mariano Tusa che in mattinata hanno effettuato il montaggio dell’imponente drappo tricolore.

«Ringrazio i vigili del fuoco e l’Opera delle Mura per la collaborazione alla riuscita dell’iniziativa – ha concluso il presidente Garzella – e spero che il 2 giugno possa essere una festa alla quale partecipi tutta la città e possa favorire una riflessione sul senso di tale importante ricorrenza, con l’auspicio che tutti possano riconoscersi nei valori e nei principi della Costituzione».

La bandiera resterà esposta sulla Torre Guinigi per l’intera settimana.

“Giovanni e Paolo” in ricordo di Falcone e Borsellino

locandina evento

23 maggio 1992 fu ucciso Giovanni Falcone insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta. A distanza di due mesi, il 19 luglio 1992, fu ucciso Paolo Borsellino insieme a cinque agenti.

Per ricordare i due magistrati, e con loro tutti coloro che hanno perso la vita dedicandosi alla lotta alla mafia, il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella ha promosso per lunedì 25 maggio alle ore 19 uno spettacolo teatrale, con ingresso libero, dal titolo “Giovanni e Paolo” presso il Teatro San Girolamo.

39_Locandina-ArmeniIl Consiglio comunale nella seduta di lunedì 27 aprile ha approvato una mozione con la quale viene espressa la solidarietà della massima assise cittadina al popolo armeno nel centenario del “Grande male”, il genocidio degli armeni. È stata data notizia dell’approvazione della mozione al Consiglio per la comunità armena di Roma affinché la trasmetta alla Direzione del Memoriale del genocidio della capitale armena Yerevan. Il nominativo del Comune di Lucca verrà inserito nella lista dei “Giusti” per la memoria del genocidio armeno.

Per proseguire il progetto culturale avviato con l’approvazione della mozione, Il Presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella ha organizzato per venerdì 8 maggio alle ore 21 presso l’auditorium dell’Agorà il convegno “Il genocidio degli armeni cento anni dopo” cui interverranno Emanuele Aliprandi in rappresentanza della Comunità armena di Roma, Paolo Pezzino docente dell’Università di Pisa e Gianluca Fulvetti direttore dell’Istituto storico della resistenza di Lucca.