“Targa che illumina la vita”: buone notizie dall’Iran

Questo fine settimana verrà accesa la “Targa che illumina la vita”; a darne notizia è il presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, promotore dell’iniziativa di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della pena di morte. La buona notizia arriva dall’Iran dove una ragazza conosciuta come Somayeh, condannata a morte per aver preso parte insieme alla madre all’omicidio del padre, è stata graziata e rilasciata il 4 novembre 2015 dopo aver trascorso sette anni nel braccio della morte. All’epoca dell’omicidio del padre aveva 12 anni. Il giudice ha applicato l’articolo 91 del nuovo codice penale che lascia discrezionalità nell’applicazione della pena per reati che comportano obbligatoriamente la pena di morte se lo stesso giudice si convince che l’imputato non abbia compreso la natura del crimine o non avesse raggiunto la piena maturità mentale al momento del reato.

“Targa che illumina la vita” per la Giornata mondiale contro la pena di morte

In occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte (10 ottobre), il Presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella ha disposto l’accensione straordinaria della “Targa che illumina la vita” posta sulla facciata di Palazzo Santini, per l’intero fine settimana.

«Nel mondo sono circa 40 gli Stati che applicano la pena di morte e nel 2015 sono state diverse centinaia le persone giustiziate» – ha affermato il presidente Garzella – «Il 10 ottobre è sicuramente un’occasione importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della condanna capitale. Per tale ragione ho ritenuto significativo accendere in via straordinaria la targa di Palazzo Santini in occasione della Giornata mondiale. Generalmente, infatti la luce che sovrasta la targa viene accesa per segnalare la revoca, da parte di uno stato del Pianeta, di una condanna a morte o la sua sostituzione con una pena detentiva».

Dal 15 aprile 2014, quando è stata inaugurata, la “Targa che illumina la vita” è stata accesa dieci volte, in occasione di altrettante notizie, giunte dai vari continenti, relative a revoche di condanne a morte o all’abolizione della pena capitale. «Il fatto che già in un anno e mezzo la targa è stata illuminata più volte» – ha concluso Garzella – «significa che le varie iniziative di sensibilizzazione a livello internazionale riescono a produrre significativi risultati. Un’altra ragione in più aderire, con l’accensione della targa, alla Giornata mondiale».

“Targa che illumina la vita”: buone notizie dagli USA

Questo fine settimana verrà accesa la “Targa che illumina la vita” posta sulla facciata di Palazzo Santini, con la quale il Comune di Lucca segnala la revoca, da parte di uno stato del Pianeta, di una condanna a morte o la sua sostituzione con una pena detentiva.
A darne notizia è il presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, promotore dell’iniziativa di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della pena di morte, preso atto dell’esito della votazione del parlamento del Nebraska dello scorso 26 maggio con la quale è stata abolita la pena capitale nel grande stato appartenente agli USA.

“Targa che illumina la vita”: buone notizie dal Suriname

L’Assemblea nazionale del Suriname, il 6 marzo 2015, ha approvato la legge che abolisce la pena capitale. L’ultima esecuzione aveva avuto luogo nel 1982. Il numero dei paesi completamente abolizionisti sale così a 101. A darne notizia è il presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella che, come già successo a gennaio per l’abolizione della pena di morte in Mozambico, ha deciso di effettuare un’accensione straordinaria della “Targa che illumina la vita”.

“Targa che illumina la vita”: buone notizie dal Mozambico

Il 2015 inizia bene dal punto di vista della lotta contro la pena di morte. Il Madagascar ha abolito la pena capitale, diventando il 18esimo Paese abolizionista dell’Unione Africana e il 99esimo abolizionista totale a livello mondiale.

Per questo motivo verrà effettuata un’accensione straordinaria della “Targa che illumina la vita” posta sulla facciata di Palazzo Santini, con la quale il Comune di Lucca segnala alla cittadinanza la revoca, da parte di uno Stato del Pianeta, di una condanna a morte o la sua sostituzione con una pena detentiva.

«Dall’aprile del 2014, cioè da quando abbiamo inaugurato la targa» – ha affermato il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella – «essa è stata accesa esclusivamente in occasione di revoche di condanne a morte. La notizia che viene dal Monzabico è ancora più importante, e sicuramente meno frequente nel suo genere, perché in quel Paese viene abolita per sempre la pena capitale. Per questa ragione la targa resterà illuminata per un’intera settimana, fino al 9 gennaio, anziché due notti come di consueto».

“Targa che illumina la vita”: buone notizie dagli USA

Questo fine settimana verrà nuovamente accesa la “Targa che illumina la vita” posta sulla facciata di Palazzo Santini e illuminata ogni qualvolta nel mondo una condanna a morte viene revocata o commutata con una pena detentiva. La buona notizia viene dagli Stati Uniti dove lo scorso 19 novembre Ricky Johnson, condannato a morte in Ohio per un omicidio nel 1975, è stato prosciolto da ogni accusa. Si è trattato del 148esimo condannato a morte prosciolto negli USA dal 1973, il quinto del 2014.